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Si scrive “Uomo”, si legge “Renato”

Qualcosa che non sia soltanto una dedica bensì una testimonianza di ciò che Renato Magnelli ha saputo trasmettere nel corso della sua vita. Un messaggio che vogliamo trasferire alla comunità, ai suoi cittadini, sopratutto ai più piccoli: in una società dove valori del genere non sembrano esser più di moda, Renato vive come esempio di gentilezza e rispetto degli altri, uno stimolo per cercare di essere persone migliori”. Queste le parole del sindaco di Bagno a Ripoli Francesco Casini, sabato 26 ottobre, di fronte a cari, amici, compaesani di Renato Magnelli.

E’ stato un pomeriggio coinvolgente, partecipato. Commovente.
Adesso, quando passerete dal vialetto che percorre il giardino grassinese di via Dante Alighieri, fate caso a quel piedistallo che sostiene una targa. Fermatevi cinque secondi e leggete: poche righe, nel rispetto di uno spazio che certo non poteva contenere la storia di un uomo grande e grosso come Renato. Poche righe, sintetiche di una bontà sincera e spontanea, per questo non ostentata e mossa in silenzio. Dedicarsi agli altri è la “lezione” di vita che, senza alcuna presunzione, Renato lascia a Grassina, Antella, Bagno a Ripoli. La generosità non ha confini territoriali.
Sabato pomeriggio è stato un momento speciale, vero. La moglie Fiorella ed i figli Andrea e Alberto hanno ringraziato chi ha reso possibile tutto ciò ed i presenti: “Chi conosceva Renatone  – ha letto Andrea – ben sa che in un’occasione del genere avrebbe guardato da laggiù, in disparte. Siamo contenti di esser qui, di fronte ad una targa dedicata a nostro babbo in un luogo dove era solito passeggiare e dal quale tramanderà il bel ricordo che ha lasciato anche a chi non lo conosceva. Vi ringraziamo. Non siamo più bambini ma ricordiamoci che un gesto di spontanea gentilezza è possibile, anche se non siamo più spontanei né ingenui.”

Il gesto citato da Andrea risale a molti anni fa: Renato Magnelli, nel 1962, fu insignito del premio “Livio Tempesta” come “bambino più buono d’Italia”. Renato aveva appena dieci anni e, nella normalità della quotidianità, aiutava chi aveva meno di lui: nello specifico, accompagnava l’amico Roberto incapace di camminare a scuola, caricandoselo sulle spalle nei viaggi di andata e ritorno, ogni giorno.

La famiglia, affiancata dal primo cittadino e dalla consigliera comunale Sandra Baragli, ha infine scoperto la targa celata dalla bandiera della Pace, rivelando il testo inciso:

In memoria di Renato Magnelli
Esempio di bontà ed altruismo, con semplicità prestò le sue ampie spalle per accompagnare a scuola un compagno incapace di camminare. Tutti i giorni, per quattro anni. Nel 1962 venne insignito del premio “Livio Tempesta” come bambino più buono d’Italia.

“Si scrive “Uomo”, si legge “Renato”
Il Gran Gigante Gentil Grassinese”

 

Si può essere speciali anche senza far rumore. Si può far del bene anche lontano dai riflettori.
Addirittura rifuggendoli. Bagno a Ripoli, da oggi, è un comune migliore perchè ha dato risalto, con un piccolo gesto, a chi ha speso i propri anni a rendere migliore l’esistenza degli altri.
Grazie, “Gran Gigante Gentil Grassinese”.

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